Libri

Giovanni Laera, Maritmie, Marco Saya Edizioni 2023

 

1.

Ecco una casa al sole, bianca e verde.
Ti sento – e già non sei.

Paese sconfinato in cui vorrei
giocare a nascondino e perdere.

 

9.

La notte notte in cui schiamammo insieme
con la lingua sui vetri delle scarpe!

A Noci avevo suole azzurre; l’arte
di vivere la sanno solo i morti.

 

12.

Paul – si dilata una pausa al vetriolo
che tentacoli l’acqua – Celan.

Un sorriso al sole, neve contusa
presto grigia come il tuo cuore azzurro.

 

In questo libro dal titolo Maritmie, seconda prova poetica dell’autore di origini nocesi Giovanni Laera (qui alla sua prima pubblicazione quasi esclusivamente in lingua, dopo l’esordio dialettale con Fiore che ssembe del 2019), la forza lirica che sprigiona dai versi va a comporre un autentico canzoniere esistenziale che fa del paesaggio (tanto interiore quanto esteriore) una sorta di linguaggio sotterraneo che si riallaccia non solo al paesaggio stesso, e dunque all’origine esperienziale dell’autore, ma soprattutto alla vita intesa come materia ed essenza. E se la mescolanza tra lingua italiana e dialetto rafforza questo legame tanto da creare veri e propri “intralci” semantici, il risultato, in generale, di quest’opera, è l’espressione di una dimensione forgiata dal poeta che, tramite un uso delicato ma allo stesso tempo rigoroso della parola, attua un corpo a corpo con la musicalità del senso per fornire al lettore un panorama inedito, per certi versi, rispetto all’attuale scena della poesia contemporanea, proprio per l’invenzione di questa lingua che, innanzitutto, non disdegna la rima, sia interna che puramente baciata, ma soprattutto gioca tra vari “prestiti” tra le due forme espressive, plasmandole vicendevolmente fino a formare assonanze, echi, reduplicazioni che ben stanno a dimostrare l’influenza che certi poeti novecenteschi (si potrebbe pensare, con le dovute diversificazioni, ad autori come Campana, Saba, Penna, Caproni, ma anche allo stesso corregionale Bodini) hanno avuto sulla formazione poetica dell’autore.

Dal risvolto

G. Laera, Maritmie, Marco Saya Edizioni 2023.

Giovanni Laera (12 novembre 1980) è un poeta originario di Noci. Dottore di ricerca in Linguistica italiana presso l’Università degli Studi di Torino, è autore di diversi libri e articoli su lessico, onomastica e folklore nei dialetti apulo-baresi. È caporedattore di «Avamposto – rivista di poesia» e collabora con «incroci – semestrale di letteratura e altre scritture». Nel 2019 ha pubblicato con Pietre Vive Fiore che ssembe, la sua prima opera poetica (segnalazione di merito al Premio Bologna in Lettere 2020). Nel 2020 è tra i vincitori del Premio letterario nazionale “Giuseppe Malattia della Vallata”. Nel 2022 figura tra i poeti delle antologie I cieli della preistoria (Marco Saya Edizione) e Sotto traccia. Per un umanesimo della terra (Edizioni Latitudine 41). Suoi inediti sono apparsi su riviste, blog e quotidiani.

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