È quanto di me non conosco che fa di me quello che sono. È quanto vi è in me di maldestro e di incerto
27 dicembre 1957 Tra 5 giorni quest’anno sarà finito. Un anno di grandi incontri: ho potuto accompagnare Hans Bellmer a tutte le sedute per
I. Ogni ricordo s’incaglia, il cavalluccio stramazza, mentre dopo la boscaglia gridano Führer in piazza, e lui vestito di rosso, come una preda che
[…] La società è una costruzione artificiale, una difesa contro il potere della natura. Senza la società saremmo sballottati alla deriva sull’oceano selvaggio della
(Blondie) Godersi contro. Godere contro. Uggiolare mordendosi la coda. Farne cerchio. Urobòro di strattonati dall’aldilà. Fare cerchio, cupola, cupuddiune di morti celibi, di vedove
Non trovi, Friedrich, che l’uomo sia sempre e solo questa notte, questo nulla che racchiude tutto, questa sconfinata ricchezza di innumerevoli rappresentazioni e immagini
In questo libro, l’approccio al tema «linguaggio e follia» avviene più sul piano della critica letteraria che su quello psicologico o psichiatrico, per quanto
Lavata dalla notte la città ha un’aria di corte assolata e deserta (rumore sommesso dalla scuola) – nessun adulto mi vede – un banco,