Antonio Devicienti, Sentieri. Saggi e racconti sul corpo della scrittura, Fallone 2023
Sentieri è un atto estetico e cinestetico incentrato sui luoghi letterari, che non sono luoghi ma stati epifanici di condizioni dell’essere presenti nel testo, una riflessione filosofica sulla genesi sensoriale e percettiva del segno grafico che si fa significato.
Antonio Devicienti, delineando un vero e proprio itinerario di viaggio, penetra la tramatura del linguaggio partendo dalla tessitura visiva e visuale, che si traduce in vibrazione semantica, attraverso luce e ombra, dunque occhio e tempo, come pure attraverso il rapporto del testo scritto con lo spazio vuoto e ancora col tradimento del suono della voce.
Un breve compendio sul farsi della letteratura, intesa come atto generativo che parte dalla smaterializzazione per condursi alla forma precaria della presenza.
Dal risvolto
Il biancore delle erasures è il silenzio che fa da sponda alle parole, ma anche il silenzio nel quale affondano le altre parole, dialettica dell’emersione e dell’inabissamento, del ricordo e dell’oblio, del visibile e del velato, di quello che viene conservato e di quello che viene scartato. “Scrivere con lo sguardo” è percepire la lingua e il testo come spazio visivo e sonoro e, a ben riflettere, ogni testo nasce perché si cancellano tutti gli altri testi possibili che, potenzialmente, pur esistono, ma non giungono a espressione: ogni testo emerge per sottrazione (non si useranno mai tutti i vocaboli della lingua, mai tutte le combinazioni concettuali e sonore possibili) accampandosi tra gli interstizi del discorso e in sottile equilibrio tra pieno e vuoto.
Dalla quarta di copertina
Antonio Devicienti, Sentieri. Saggi e racconti sul corpo della scrittura, Fallone 2023.
A. Devicienti, di origine salentina (Maglie, 1964), è germanista e cura gli spazi personali www.vialepsius.wordpress.com e www.vialepsiusasemic.wordpress.com.
I suoi interessi si concentrano sulla poesia contemporanea e sulla traduzione (dal tedesco e dal francese), oltre che sul nesso tra scrittura e arti visive; coltiva la prosa breve e brevissima e la scrittura asemica nelle sue molteplici articolazioni.