Questa pigrizia indefinita Stallo al greve sole della mia vita Nervi tesi, o saluto Il mio arco dalla freccia che sanguina Vivo nell’ombra del possibile La noia ravviva
QUALE LUCE RIMANGA Quello che resta permea foschia tardo autunnale e finestre da scaldare macchie da tappeto, illuminando e accrescendo lo spazio accanto alla
38. Nicola Chiaromonte ad Albert Camus Via Adda 53 Roma, 31 marzo [1954] Caro Albert, Gli unici momenti reali del mio soggiorno a Parigi
17. VIALE DELL’INCROCIO Il fiume che scorre dopo la pioggia chiamato donna un corpo d’acqua che fluisce, intima essenza1 dei sassi, roccia
“Era come se nessuno avesse sentito. La sirena lanciò un secondo sibilo, acuto e prolungato, seguito da tre colpi lesti, d’una violenza da bucare
Homo saecularis non è così contrario alle religioni in sé. Le religioni somigliano molto alle ideologie – e con queste ultime è abituato ad
Adesso cala la nebbia, atmosfera per pensare propizia ritrovo sempre la Venezia delle nebbie – sapete voi che cosa è nascere a Venezia? Nello
Caro Lorenzo, Iodio (Arcipelago Itaca, 2018, Collana Estuari) rappresenta il tuo esordio poetico. Tu sei un poeta anomalo, qualcuno direbbe appartato. A me hai
In principio (in principio del tempo, a dir poco) c’erano i compassi: roteando nel vuoto i loro piedi tracciarono principi e fini, principio e fine in una
“Non facciamola lunga: questo libro di Fisher, di facilissima lettura, è semplicemente la miglior diagnosi della situazione in cui ci troviamo. Attraverso esempi presi