Lingua viva

Gilles Baudry – La porta delle parole

I.

La notte, tu ricordi. Incolli l’orecchio alla porta delle parole. Cogliere il segreto di cui si circondano ti aprirebbe il cammino di un’infanzia a venire.

3.

Scrivi con l’anima delle parole, ma dona loro la tua carne.

45.

Percepire che il meglio appartiene a un Altro – la cui Parola ha deposto il suo seme nella mia vita – ha fatto di me un uomo di riconoscenza.

46.

Il poeta non cerca di avere l’ultima parola; risale la corrente sino alla fonte. Scrive a monte. La sua parola deve sempre ancora nascere.

79.

Corrono voci… Solo le nuvole sono al di sopra di ogni sospetto.

80.

L’essenziale si dice sempre in un mormorio. È un passaparola delle sorgenti, di notte.

83.

Vivere insieme la clausura e l’accoglienza, la rottura e l’apertura; essere uomini in disparte e di alleanza; «al margine per essere al cuore», come direbbe Jean Sulivan.

84.

Il solo a solo, il cuore a cuore, il corpo a corpo prima del faccia a faccia.


G. Baudry, La porta delle parole, sete edizioni 2019.

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